Al Sig. Sindaco del Comune di Catania
Al Sig. Presidente del Consiglio Comunale di Catania
All’Assessore all’Urbanistica del Comune di Catania
All’Assessore All’Ecologia e Ambiente del Comune di Catania
Al Servizio P.R.G. Pianificazione Urbanistica Progetti Speciali della
Direzione Urbanistica
e p.c. All’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente
Oggetto: Osservazioni ed opposizioni al Piano Urbanistico Attuativo Variante Catania Sud (P.U.A - V. C. S) adottato con delibera di Consiglio Comunale n.21 del 17/04/2013 e pubblicato sulla G.U.R.S Parte II n° 18 del 03.05.2013
1. Premessa
In data 17.04.2013 il Consiglio Comunale di Catania ha adottato la variante al Piano Urbanistico Attuativo “P.U.A. - V.C.S.”, già approvato con decreto A.R.T.A. n. 468 del 07.06.2005. Detta variante è consequenziale ad un atto di indirizzo della Giunta Comunale (Delibera n. 459/2012) con il quale si “dà mandato al Servizio P.R.G. Pianificazione Urbanistica Progetti Speciali della Direzione Urbanistica di predisporre tutti gli atti di pianificazione necessari da sottoporre al Consiglio Comunale” al fine di adeguare la zonizzazione urbanistica dell’area nonché le relative norme di attuazione alla proposta di progetto presentata dalla ditta Stella Polare.
In data 17.04.2013 il Consiglio Comunale di Catania ha adottato la variante al Piano Urbanistico Attuativo “P.U.A. - V.C.S.”, già approvato con decreto A.R.T.A. n. 468 del 07.06.2005. Detta variante è consequenziale ad un atto di indirizzo della Giunta Comunale (Delibera n. 459/2012) con il quale si “dà mandato al Servizio P.R.G. Pianificazione Urbanistica Progetti Speciali della Direzione Urbanistica di predisporre tutti gli atti di pianificazione necessari da sottoporre al Consiglio Comunale” al fine di adeguare la zonizzazione urbanistica dell’area nonché le relative norme di attuazione alla proposta di progetto presentata dalla ditta Stella Polare.
Di
seguito le osservazioni e le opposizioni contro il progetto della suddetta
variante.
2. Delibera di Giunta
Comunale n. 459/2012
Nella Delibera n. 459/2012 si legge che l’Amministrazione Comunale dopo aver preso visione della proposta della ditta Stella Polare ha dato mandato alla Direzione Urbanistica di predisporre apposita scheda per analizzare e descrivere l’intero progetto, al fine di consentire all’Amministrazione di valutare i contenuti della proposta.
Nella Delibera n. 459/2012 si legge che l’Amministrazione Comunale dopo aver preso visione della proposta della ditta Stella Polare ha dato mandato alla Direzione Urbanistica di predisporre apposita scheda per analizzare e descrivere l’intero progetto, al fine di consentire all’Amministrazione di valutare i contenuti della proposta.
Il
Servizio P.R.G. Pianificazione Urbanistica Progetti Speciali della Direzione
Urbanistica ha predisposto e trasmesso, con nota prot. 258.272 del 08.08.2012
scheda descrittiva della proposta presentata dalla ditta Stella Polare dalla
quale si evince che “la realizzazione del
Centro Polifunzionale, così come strutturato nel progetto proposto dalla ditta
Stella Polare, comporta modifiche planimetriche e delle norme attuative,
entrambi costituenti variante al
Piano Urbanistico Attuativo, nello specifico:
1. modifica
della zonizzazione urbanistica con:
il ridisegno planimetrico di buona parte
del P.U.A. con l’accorpamento dei comparti “C”, “G”, “G1”, “G2” e la modifica
dell’impianto generale e della localizzazione delle funzioni, scissione dei
lotti di proprietà di altre ditte, modifica dell’assetto della viabilità,
diversa distribuzione dei parcheggi pubblici e aumento della loro superficie;
modifica
delle Norme di Attuazione consentendo:
2. superficie realizzabile con densità
territoriale arrotondata di 0,15 mq/mq;
3. altezze degli edifici maggiori per:
Palazzo dei Congressi, Acquario, Giochi del parco tematico od acquario,
Parcheggi multipiano, Alberghi;
4. vasca acquario realizzazione da non
considerarsi superficie edificata;
5. superficie a parcheggi quantificata
secondo le normative vigenti senza imporre una quantità minima;
6. ombreggiatura di tutti i parcheggi con
pensiline fotovoltaiche al posto di alberature;
7. giochi del parco tematico od acquario
da non considerarsi incremento di superficie utile;
8. usi consentiti nuovi: medicina dello
sport, foresterie, residenze turistico alberghiere, alberghi e chiesa;
9. strutture commerciali: compresa
ristorazione nella quantità del 10% di superficie utile;
10. distributori carburanti anche al di
fuori di parcheggi;
11. medie strutture di vendita;
12. parco urbano costiero con
recinzioni;
13. fascia minima di dieci metri di area
a verde solo dalle strade e dal verde pubblico;
14. oneri concessori quantificazione in
10.409.021.
Appare,
pertanto, evidente che la proposta di progetto della ditta Stella Polare è del
tutto difforme al Piano Urbanistico Attuativo “P.U.A. - V.C.S.”, già approvato con
decreto A.R.T.A. n. 468 del 07.06.2005. Ciònonostante la Giunta Comunale,
invece di invitare la ditta a rivedere la propria progettualità per adeguarla
all’impianto generale del PUA ed alle prescrizioni dell’ENAC, fa propria la
proposta della ditta Stella Polare, adducendo motivazioni di carattere generale
collegate a flussi turistici non meglio quantificati – si legge, infatti, di “grandi numeri” – e di generiche ricadute
positive in campo socio economico ed occupazionale, dando mandato al Servizio
P.R.G. Pianificazione Urbanistica Progetti Speciali della Direzione Urbanistica
“di predisporre tutti gli atti di
pianificazione necessari da sottoporre al Consiglio Comunale al fine di variare
il PUA con le modifiche di seguito individuate:
1. modifica
della zonizzazione urbanistica con:
il ridisegno planimetrico di buona parte
del P.U.A. con l’accorpamento dei comparti “C”, “G”, “G1”, “G2” e la modifica
dell’impianto generale e della localizzazione delle funzioni, scissione dei
lotti di proprietà di altre ditte, modifica dell’assetto della viabilità,
diversa distribuzione dei parcheggi pubblici e aumento della loro superficie;
modifica
delle Norme di Attuazione consentendo:
2. superficie realizzabile con densità
territoriale arrotondata di 0,15 mq/mq;
3. altezze degli edifici maggiori per:
Palazzo dei Congressi, Acquario, Giochi del parco tematico od acquario,
Parcheggi multipiano, Alberghi;
4. vasca acquario realizzazione da non
considerarsi superficie edificata;
5. superficie a parcheggi quantificata
secondo le normative vigenti senza imporre una quantità minima;
6. ombreggiatura di tutti i parcheggi con
pensiline fotovoltaiche al posto di alberature;
7. giochi del parco tematico od acquario
da non considerarsi incremento di superficie utile;
8. usi consentiti nuovi: medicina dello
sport, foresterie, residenze turistico alberghiere, alberghi e chiesa;
9. strutture commerciali: compresa
ristorazione nella quantità del 10% di superficie utile;
10. distributori carburanti anche al di
fuori di parcheggi.”
È
del tutto evidente che la Giunta impone all’ufficio preposto la progettualità
della ditta Stella Polare che si ricorda essere un consorzio di privati ad
evidente discapito dell’interesse pubblico che, come si analizzerà nel seguito
del presenti documento, vengono palesemente offesi.
3.
Piano Urbanistico Attuativo Variante Catania
Sud (P.U.A. - V.C.S.) relativa ai comparti "C" - "G" -
"G1" e "G2"(approvato con Delibera di C.C. n. 21 del 17/04/2013)
La variante adottata dal Consiglio Comunale con delibera n. 21 del
17.04.2013 (pubblicata sulla G.U.R.S. Parte II n 18 del
03.05.2013) riguarda i comparti “C”, “G”, “G1” e “G2” del Piano Urbanistico
Attuativo – Catania Sud – P.U.A. – V.C.S. a suo tempo approvato con decreto A.R.T.A.
n. 468 del 07.06.2005.
Si tratta, come già evidenziato nel precedente paragrafo, di una
variante finalizzata ad adeguare le prescrizioni urbanistiche dell’area al progetto
della ditta Stella Polare.
Dall’analisi della Tav. 18 V “Zonizzazione confronto – Stralcio” appare
evidente come l’assetto complessivo dell’area venga completamente riconsiderato
non solo nell’accorpamento dei comparti “C”, “G”, “G1” e G2” ma in una nuova
riorganizzazione del sistema della mobilità, in una nuova dislocazione dei
parcheggi e delle aree di sosta attrezzate, in una nuova conformazione del
parco urbano costiero nonché nella riduzione del numero delle isole attrezzate.
Si tratta, pertanto, di una vera e propria variante al P.R.G.
camuffata, anche questa volta, da piano particolareggiato. L’Amministrazione
Comunale ripresenta, pertanto, ad otto anni dall’approvazione del Piano
Urbanistico Attuativo – Catania Sud – P.U.A. – V.C.S. un nuovo piano
particolareggiato in variante allo strumento urbanistico già depositato in
consiglio comunale ed in attesa di essere discusso.
In merito al sistema della mobilità lo stesso era stato
presentato come strategico negli elaborati del Piano Urbanistico Attuativo –
Catania Sud – P.U.A. – V.C.S., già a suo tempo approvato. Oggi però, senza che
nulla sia cambiato nell’assetto complessivo del sistema Plaja, ad eccezione
della proprietà delle aree oggetto della variante, la struttura della viabilità
veicolare viene modificata con la cancellazione del sistema di “strade a
pettine”.
La nuova organizzazione dei parcheggi e delle aree di sosta
attrezzate non tiene in considerazione quanto imposto dal decreto A.R.T.A. n.
468 del 07.06.05 consentendo parcheggi multipiano (tre elevazioni con altezza
sino a 9 metri). Ed ancora i parcheggi pubblici vengono aumentati nella loro
percentuale a discapito delle aree a parco urbano e - come se quanto già
concesso non fosse sufficiente - si permette in tutti i parcheggi pubblici e
pertinenziali la copertura con pensiline fotovoltaiche con evidente impatto
paesaggistico sull’area.
In merito al parco urbano costiero la variante, non solo non
mantiene la conformazione planimetrica dello stesso ma ne stravolge la
filosofia progettuale. Il parco urbano costiero era, infatti, da considerarsi
naturale integrazione del parco urbano del boschetto della Playa, con la
finalità di costituire un corridoio verde che collega il litorale e le attività
retrostanti. In esso erano previste piste ciclabili e pedonali e “percorsi
natura”. Evidentemente la ditta “Stella Polare” ritiene economicamente
svantaggioso dette indicazioni pretendendo ed ottenendo la possibilità di
ammettere all’interno del parco impianti sportivi con evidente decurtazione di
aree a verde.
Le isole attrezzate, nel progetto di variante, vengono ridotte
da tre a due e viene consentito la realizzazione di strutture per la
ristorazione, negozi, attrezzature di interesse comune, chiese, distributori di
carburante.
In merito alla densità territoriale si osserva, infine, che il
valore di 0,15 mq/mq giustificato come media aritmetica delle densità
territoriali dei quattro comparti originari permette la realizzazione di 1.542,15
mq di superficie in più. Tale aumento non giustificato comporta un evidente
aumento della volumetria da realizzare.
Passando all’analisi delle Norme Tecniche di Attuazione si
osserva che già a pag. 2 vi è la prima forzatura rispetto a quanto evidenziato
dal Consiglio Regionale dell’Urbanistica e riportato a pag. 17 del decreto 7
giugno 2005.
Nel decreto si legge che “a
parere di questo Consiglio va inoltre inserito nel novero delle opere da
realizzare per mano pubblica l’impianto di depurazione che, vista la fragilità
ambientale di tutta l’area, costituisce elemento fondamentale e prioritario
rispetto a qualsiasi intervento di modifica dell’assetto esistente.”.
Ciò nondimeno nelle N.T.A. si legge che in assenza del sistema di smaltimento non può essere rilasciato certificato di agibilità/abitabilità, cancellando, di fatto,
l’esigenza dello stesso per il rilascio della concessione edilizia.
Ed ancora, a pag. 15, “Il rilascio delle concessioni
edilizie potrà avvenire a seguito dell’approvazione del Piano Attuativo con
progetti a questo conformi. Il rilascio delle concessioni edilizie, potrà
avvenire anche prima della ultimazione e cessione delle opere di
urbanizzazione, in quanto il Consorzio, con la stipula della convenzione e
delle polizze fideiussorie, si è assunto idonei impegni e garanzie finanziarie
per la realizzazione delle stesse.”. Tale norma non garantisce l’interesse
pubblico né tutela la fragilità ambientale dell’intera area.
Viene anche cancellato il criterio perequativo per
l’intera area P.U.A.-V.C.S. e non solo per i comparti “C”, “G”, “G1” e “G2”.
Passando alla lettura della Parte II delle N.T.A.
(Usi consentiti per le singole zone – Prescrizioni generali – Indici e
parametri) si osserva che in merito alla “Zona Turistico-Commerciale” posta a
Nord dell’area aeroportuale il piano fa proprie le disposizioni del Piano Regolatore
Portuale. Vengono, inoltre, eliminate la distanza minima dai confini e la
superficie permeabile alberata minima nonché rivisti gli oneri concessori.
Pertanto la variante interessa negli aspetti sostanziali anche un comparto a
nord dell’area aeroportuale.
Interamente nuova la normativa relativa alla zona “U
– Turistico – Ricreativa – Ricettiva” nella quale, in funzione della distanza
con la pista aeroportuale, sono consentite molteplici attività incompatibili
con la fragilità ambientale dell’area. Si permette, nella parte più a nord del comparto,
limitrofa alla pista aeroportuale, sino a metri 525 dall’asse della pista
esistente, anche il
trasferimento del diritto edificatorio. Tale trasferimento ha come evidente
conseguenza il rischio concreto di una massiccia cementificazione di un’area
(ex comparto “G”) che, mancando ad oggi gli elaborati progettuali di dettaglio,
diventerebbe a tutti gli effetti un “quartiere” residenziale (con annessa
chiesa). Non può non evidenziarsi l’impatto ambientale e paesaggistico che si
verrebbe a determinare.
Scompare, come per magia, il “Sistema integrato per
la fruizione del litorale” con il quale si contraddistinguono
tutte le aree comprendenti l'intero arenile della Plaja ad est di Viale Kennedy.
All’interno del “Parco urbano costiero” si introducono tra gli usi
consentiti gli impianti sportivi.
Infine, nelle aree a “Parcheggi ed
aree di sosta attrezzate” si ammettono pensiline fotovoltaiche mentre nelle
“Isole attrezzate” si introducono attrezzature di interesse comune, chiesa ed impianti di distribuzione
carburanti.
4. Masserie ed edifici storici
Tra gli elaborati della variante
vi è la Tav. 17 V “Edifici esistenti – Stralcio scala 1:5000” nella quale viene
presentata una documentazione fotografica di n.7 edifici.
Si tratta nello specifico di
masserie ed edifici storici che nelle N.T.A. adeguate al decreto A.R.T.A. n.
468 del 07.06.05 andavano salvaguardate, riqualificate ed inserite
organicamente negli interventi progettuali e che oggi la variante cancella
sulla base di alcuni scatti fotografici senza alcun approfondimento sul valore
storico e paesaggistico.
Tale eliminazione è del tutto
arbitraria ed in contrasto con le indicazioni delle “Linee Guida del Piano
Paesistico della Regione Siciliana” che annovera tra i beni culturali ed
ambientali proprio quelle masserie che l’attuale variante ha cancellato
permettendone la futura demolizione a vantaggio della ditta Stella Polare e del
suo progetto ed a svantaggio della memoria collettiva e dell’identità dei
luoghi.
Si ricorda che
l’Arch. Caffo, nella Conferenza di
Servizi del 16.11.99 sottolineava come “…
la realizzazione dei villaggi turistici andrebbe a cancellare l’attuale “trama”
agraria (opere di antropizzazione, colture) di quel territorio, che ne
costituisce la sua struttura “storica”, che va conservata e per questo
rivitalizzata con interventi con essa compatibili. È necessario, dunque, un “ridisegno
critico” delle suddette zone, che investa tutta l’area considerata in funzione
dell’effettivo ed attuale “uso del suolo”, operando interventi che permettano
il mantenimento dei valori paesistico-ambientali ancora presenti o la
riqualificazione di quelle parti che, per un precedente uso distorto, risultino
oggi compromesse. … Anche per il “parco costiero attrezzato” si dovrà tenere in
considerazione quanto già detto a proposito della tutele della struttura del
paesaggio agrario, per non cancellare, anche se con opere di “verde”, le opere
e le colture esistenti”.
Si è, quindi, in
presenza di un paesaggio agrario che va rispettato e salvaguardato non solo per
le sue masserie visto che le “Linee Guida del Piano Territoriale Paesistico
Regionale” pongono per la zona un vincolo percettivo.
5. Conclusioni
Da quanto sopra riportato è evidente che la variante adottata dal Consiglio Comunale con delibera n. 21 del 17.04.2013 e pubblicata sulla G.U.R.S Parte II n. 18 del 03.05.2013 non riguarda i soli comparti “C”, G”, “G1” e “G2” del Piano Urbanistico Attuativo – Catania sud – P.U.A. – V.C.S. già a suo tempo approvato con Decreto A.R.T.A. n. 468 del 07/06/2005, ma interessa l’intero assetto urbanistico dell’area a suo tempo interessata dal “P.T.O. Catania Sud”.
Da quanto sopra riportato è evidente che la variante adottata dal Consiglio Comunale con delibera n. 21 del 17.04.2013 e pubblicata sulla G.U.R.S Parte II n. 18 del 03.05.2013 non riguarda i soli comparti “C”, G”, “G1” e “G2” del Piano Urbanistico Attuativo – Catania sud – P.U.A. – V.C.S. già a suo tempo approvato con Decreto A.R.T.A. n. 468 del 07/06/2005, ma interessa l’intero assetto urbanistico dell’area a suo tempo interessata dal “P.T.O. Catania Sud”.
Tale variante, pertanto, dal
momento in cui è già stato redatto il P.R.G. dovrà essere inserita all’interno
dello stesso per le evidenti ricadute di carattere ambientale, paesaggistico e
sociale che l’intera area del P.T.O. possiede.
Quanto finora realizzato
nell’ambito del Patto Territoriale per l’Occupazione, nonché le diverse
‘immagini’ che il territorio “Catania Sud” rimanda, impongono alla
pianificazione urbana l’esigenza che le eventuali azioni che si intendono oggi promuovere
vadano attentamente vagliate all’interno della cornice complessiva della
pianificazione urbana.
“Catania Sud”, infatti, è un territorio in cui coesistono - sin prima
della variante del ’99 - diverse funzioni che dialogano con difficoltà tra loro
e con i lembi del territorio circostante. Una pianificazione ‘per progetti’ non può certamente aiutare a risolvere
il problema, che viene frantumato in tanti piccoli problemi a cui bisogna
trovare tante altre soluzioni che dovranno essere unitariamente comprese in
ulteriori progetti.
“Catania Sud” non può rappresentare solo l’opportunità economica
per allocare strutture alberghiere a più o meno bassa densità e per sostenere
l’utilità dell’uso unitario ed integrato del litorale sabbioso.
“Catania Sud” deve rappresentare l’opportunità per attivare, in una
chiave di lettura unitaria della città, azioni di pianificazione urbana a scala
territoriale.
Particolare
importanza riveste, infatti, l’aggancio del Sistema-Plaja alla struttura urbanistica
esistente e/o programmata.
Ma il
P.U.A. e la sua attuale variante sembrano disconoscere il territorio in
questione trattando l’area oggetto del Piano particolareggiato in variante
una tabula rasa sulla quale tutto ed il contrario di tutto è
progettabile.
Pertanto si ritiene che
quanto contenuto nel P.U.A. è gravemente carente dei necessari approfondimenti
urbanistici che qualunque Piano particolareggiato esige, ancor più quando in
variante ed in presenza di una progettualità di P.R.G..
Da quanto fin qui esposto risulta chiara la
inadeguatezza dell’attuale variante e se ne chiede l’annullamento.
Catania, 3 giugno 2013
Giovanni Vindigni (Comitato No PUA)
Maria Luisa Falcone (presidente
ADAS)
Domenico Cosentino
Agata Anna Milazzo