lunedì 7 marzo 2016


CANCELLIAMO IL PUA!
DAL SIMETO AL PORTO 
UNA GRANDE OASI VERDE 
E IL MARE PULITO

IL COMITATO NO PUA INVITA TUTTI
A VOTARE PER IL REFERENDUM
DEL 17 APRILE 

VOTIAMO SI PER ABROGARE LA LEGGE 
CHE PROROGA LE CONCESSIONI ALLE TRIVELLAZIONI 
A 12 MIGLIA DALLE NOSTRE COSTE





giovedì 3 marzo 2016

LE AMNESIE DELL'ASSESSORE D'AGATA.



Lunedì si è tenuto a Città Insieme un incontro sulla gestione dei rifiuti.
All'incontro ha partecipato, con grande coraggio dopo i risultati disastrosi di quasi tre anni di gestione,  l'assessore competente D'Agata.
Saro D'Agata, agguerrito e informato consigliere di opposizione, da quando è divenuto assessore dell'amministrazione Bianco ha cominciato a soffrire di vuoti di memoria. Lunedì abbiamo chiesto perché è stato sospeso  il pagamento delle penali, calcolate dal 19 settembre 2014 al 18 febbraio 2015,  per l’ammontare di € 1.847.083,34 rientranti nella gestione commissariale dei rifiuti. L'Assessore ha risposto,  probabilmente facendo confusione con le penali calcolate alle imprese IPI – OIKOS  dal 2011 al 2014, che le ditte hanno fatto ricorso in appello. Gli rinfreschiamo la memoria pubblicando il provvedimento, n° 13.295 emesso in data 22.07.2015, che dimostra che la sospensione delle penali è stata una scelta che non ha nulla a che vedere con ricorsi da parte della gestione:
https://drive.google.com/file/d/0Bw6skf8ayKlEdzRSVE5QekY5QUk/view?usp=sharing

venerdì 15 gennaio 2016

COMUNICATO STAMPA
Bugie ed omissioni nell’audizione di Bianco in commissione antimafia.

L’audizione del Sindaco di Catania in commissioni antimafia, aperta dalla difesa d’ufficio del Sindaco effettuata dal senatore Salvo Torrisi (ex Pdl) si è conclusa con le risposte di Enzo Bianco  alle domande dei parlamentari Claudio Fava e Riccardo Nuti.

Il Sindaco di Catania asserisce che il giorno della telefonata a Ciancio, non era a conoscenza dell’indagine per mafia a carico dell’editore (e qui ci scappa da ridere) ed inoltre ribadisce, negando l’evidenza del contenuto dell’intercettazione, che telefonò a Ciancio solo per comunicargli l’apertura della sua campagna elettorale e non per parlare dell’esito del voto del giorno precedente sul Pua.

Il Sindaco mente quando racconta di aver accolto le osservazioni e le opposizioni del Comitato e di Legambiente, mente quando dice di aver migliorato il progetto di Stella Polare accogliendo le prescrizioni del Consiglio Regionale Urbanistico C.R.U., omette, infatti, di dire che il Consiglio Comunale approvando, con una maggioranza trasversale, alcuni emendamenti dell’opposizione ha stravolto il parere del C.R.U. a vantaggio degli interessi di Ciancio e di Stella Polare. Omette di raccontare che, come emerge dagli atti d’indagine, la società Stella Polare fu costituita nel 2005 da Bissoli e da altre due persone che risultano legate alle famiglie mafiose catanesi. 
Farfuglia di legalità e di trasparenza, e si trincera dietro la stipula di un protocollo di legalità. Patti di legalità che, come appurato dalle forze dell’ordine, vengono puntualmente aggirati dalle imprese mafiose.  

Il Sindaco infine afferma di non avere avuto nessuna notizia ufficiale da parte della commissione regionale antimafia sulla relazione riguardante alcuni consiglieri di maggioranza e opposizione sospettati di aver avuto il sostegno delle cosche alle ultime elezioni. Non risponde alla domanda sul caso del Presidente della VI municipalità fratello di un boss. Bianco dice anche una verità, quando asserisce che tutta la maggioranza ha avuto la sua stessa posizione sul Pua ed il voto sul parere del C.R.U. del Consiglio lo conferma chiaramente.

L’audizione di Bianco, se ce ne fosse bisogno, rende ancora più urgente la sospensione di tutti gli atti dell’iter che hanno portato all’approvazione del P.U.A.

sabato 9 gennaio 2016

All’Ufficio di Presidenza della Commissione parlamentare
d'inchiesta sul fenomeno delle mafie e delle altre
                                                                               associazioni criminali similari anche straniere.
  All’Ufficio di Presidenza della Commissione parlamentare
d'inchiesta e vigilanza sul   
fenomeno della mafia in Sicilia.
                                            All’Ufficio di Presidenza dell’Autorità Nazionale
Anticorruzione (ANAC)


OGGETTO: Nota Comitato NO PUA

Il Comitato No Pua vi invia questa nota, innanzitutto,  per sollecitare l’interessamento, delle Istituzioni che rappresentate, alle vicende che in questi giorni sono state al centro dell’attenzione dei media che si sono occupati del dibattimento per il rinvio a giudizio (per concorso esterno in associazione mafiosa) di Mario Ciancio Sanfilippo e degli esposti da noi precedentemente presentati.
Il Comitato No Pua costituitosi ufficialmente nel 2013, inizia la sua attività nel 2003, con convegni e momenti informativi sull’impatto ambientale del Pua e sulle anomalie dell’iter della sua approvazione.
In questa relazione vi illustriamo tutti i passaggi del PUA mettendo a vostra disposizione tutto il materiale raccolto e la nostra conoscenza ed esperienza sull’argomento.

PREMESSA.
Il P.U.A. VCS (piano urbanistico attuativo Variante Catania Sud) è il proseguimento del Patto territoriale per l’occupazione Catania Sud, misura messa in campo dall’Ue, che inizia a muovere i suoi passi nel 1996, promosso dall’amministrazione Bianco.
Le finalità principali del Patto erano quelle della riqualificazione urbanistica e ambientale e della creazione di nuova occupazione. Il Patto prevedeva finanziamenti europei ed investimenti per oltre 100 miliardi di lire per creare 1.200 posti di lavoro.

Il Patto fallisce, completamente, il suo obiettivo. Difatti gli occupati reali sono meno di un terzo di quelli previsti e la riqualificazione ambientale ed urbanistica del litorale e del viale Kennedy è sotto gli occhi di tutti. (Valutazioni del Comitato)

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